Posizione dei dietisti americani: per l'ambiente, meno alimenti animali | 20/06/2007

L'ADA pubblica sul suo sito e sulla rivista varie "Posizioni Ufficiali" (Position Paper) su vari aspetti della nutrizione, "posizioni" sviluppate sulla base dei piu' recenti articoli della letteratura scientifica internazionale. Nel numero di giugno 2007 della loro rivista (Journal of the American Dietetic Association) hanno pubblicato una interessante Posizione dal titolo "I professionisti della nutrizione possono implementare pratiche utili a conservare le risorse naturali e supportare la sostenibilita' ecologica". E' importante che una delle maggiori associazioni di nutrizionisti del mondo riconosca come le scelte alimentari siano basilari quando si tratta si ridurre l'impatto ambientale e fare scelte sostenibili.

La frase che riassume la posizione ufficiale recita "La posizione dell'American Dietetic Association e' quella di incoraggiare pratiche ecologicamente responsabili che conservino le risorse naturali, minimizzino la quantita' di scarti generati e supportino la sostenibilita' ecologica del sistama alimentare - il processo di produzione del cibo, della sua trasformazione, distribuzione, accesso e consumo".

Nell'articolo vengono citate varie pratiche che i professionisti della nutrizioni sono invitati a incoraggiare a questo fine, e, tra queste, da implementare sia a livello di linee guida per i nutrizionisti, che a livello di scelte di "stile di vita" personale dei singoli cittadini, appare il consiglio di "aumentare il consumo di proteine da fonti vegetali". Infatti, afferma l'ADA nel Position Paper, "la scelta alimentare del tipo di proteine puo' fare una differenza significativa nella quantita' di energia che consumiamo. In generale, la produzione di proteine animali richiede 25 kcalorie per ogni caloria prodotta come cibo. La produzione di proteine dal grano richiede solo 2,2 kcalorie per ogni caloria prodotta come cibo. [...] Ad esempio, per ogni kcaloria prodotta, la produzione di pollo richiede 4 kcalorie, per il tacchino 10, per il latte e il maiale servono 14 kcalorie, per le uova 39, per il manzo 40 e per l'agnello 57".

Anche per quanto riguarda il consumo di terra e di acqua, i cibi animali sono molto piu' "dispendiosi" di quelli vegetali e quindi hanno un impatto ambientale molto maggiore. Dichiara infatti l'ADA "i ricercatori hanno scoperto che per produrre proteine dalla carne serve piu' terra che per produrre proteine vegetali, da 6 a 17 volte tanto. Inoltre, la produzione di proteine animali richiede circa 26 volte piu' acqua rispetto alla produzione di proteine vegetali su terreni non irrigati, e la produzione di proteine vegetali e' piu' efficiente, come consumo di energia, rispetto a quella di proteine animali, da 2,5 a 50 volte tanto (a seconda del tipo di coltivazione praticata)."

Importante il ruolo dei nutrizionisti, secondo l'ADA, per favorire, nei singoli e nelle comunita', delle scelte alimentari che minimizzino l'impatto ambientale. I professionisti della nutrizione, infatti "possono incoraggiare scelte alimentari che siano sia salutari che in grado di conservare il suolo, l'acqua e l'energia, enfatizzando il consumo di proteine vegetali e cibi che siano stati prodotti con meno input. L'ADA incoraggia i professionisti della nutrizione a informarsi sui benefici e limitazioni dell'agricoltura biologica per contribuire allo sviluppo di sistemi alimentari sostenibili".

Il Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione (NEIC) - un comitato scientifico interdisciplinare preposto allo studio degli impatti ambientali e sociali delle scelte alimentari - non puo' che dichiararsi d'accordo ed accogliere con soddisfazione questa presa di posizione dell'ADA.

Fonte:
Position of the American Dietetic Association: Food and Nutrition Professionals Can Implement Practices to Conserve Natural Resources and Support Ecological Sustainability, Journal of the American Dietetic Association, June 2007, Volume 7 Number 6

Comunicazione del NEIC - Centro Internazionale di Ecologia della Nutrizione
http://www.nutritionecology.org - info@nutritionecology.org